lunedì 28 luglio 2008

Mio

Mio

Mia la casa che mi accoglie
Mio il balcone con le mie piante
Mia la strada del mio indirizzo

Mio il cielo che scruto la sera
Mie le speranze che cullo nel cuore
Mio il corpo che a volte mi duole

Mia la mamma perduta anzitempo
Mio il papà divenuto mio figlio
Mio il ricordo che preme nel cuore

Mio il nome al quale rispondo
Mio lo sguardo che vedo allo specchio
Mio il dolore che fa tanto male

Mia la Luce che traspare lontana
Mia l'ombra che mi avvolge
Mia la solitudine fedele compagna

E seguito a dire: "mio"...
Sapendo che nulla mi appartiene
Sapendo che tutto può svanire.

mercoledì 16 luglio 2008

La certezza del dolore di Piera Maria Chessa

Cosa nasconde il tuo sguardo lontano?
Un viaggio laborioso nel passato?
Il ricordo di un dolore già vissuto?

I chiaroscuri si delineano lievi
nell'ombra riposante della mente,
poi i sentimenti ritrovano un nome
e i colori si fanno più vivi.

Si attenua la lenta sofferenza
rarefatta dal calore degli affetti,
ma si accentua la certezza del dolore
supporto amaro alla fragilità dell'uomo.

La poesia è tratta dalla raccolta: "Un ordinato groviglio" ed. Il Filo di recente pubblicazione.
Tutte le poesie di Piera sono dense di significato, soprattutto ridestano in chi legge sensazioni e suggestioni che talvolta pensiamo di aver perduto, al pari di una Umanità profonda alla quale non possiamo rinunciare. Dedico la poesia a S. che comunica con lo sguardo il suo dolore.

venerdì 4 luglio 2008

Reparto Rianimazione

E' al piano terra dell'ospedale e non puoi sbagliare, una freccia te lo indica in modo perentorio, accanto, con altra freccia e grandi lettere c'è il Pronto Soccorso.
La ambulanze non imboccano mai l'accesso sbagliato, nemmeno s'incrociano, ognuna arriva "sparata" al punto giusto.
Anche tu familiare, imbocchi la giusta entrata, non hai la sirena, solo il viso stravolto e il cuore in gola.
La prima volta non sai cosa aspettarti e nemmeno ci pensi, sai solo che il tuo caro sarà riportato in vita, altrimenti, ti dici, che senso avrebbe la rianimazione?
Ti ritrovi dietro una porta sbarrata insieme ad altri che aspettano come te che si possa entrare, uno alla volta, e in tuta antisettica, per vedere con i tuoi occhi se il miracolo si è compiuto.
La tensione nell'attesa è palpabile, trabocca dagli occhi e dai tratti dei volti privi di qualsiasi mobilità.
Entri, finalmente, e vedi una serie di letti con corpi sdraiati, nudi e indifesi, collegati a a macchine silenziose, avvolti da una serie di tubicini che vanno in direzioni diverse.
Dov'è il mio "caro"? Ti muovi con passi leggeri e il cuore in gola, hai paura di non vederlo, poi realizzi che è lì, respira, ha gli occhi chiusi, ma cosa importa?
Gli pargli, gli dici di star tranquilo, chè va tutto bene...Lo accarezzi sul viso amato e gli rinnovi il tuo amore insieme alla promessa di essergli accanto, sempre, anche se non ti vede.
Ogni letto ha vicino un famigliare che sussurra e combatte con la voglia di piangere, ma tu li vedi avvolti dalla nebbia in un silenzio irreale.
Medici e infermieri ti appaiono come Angeli, tutti più vicini al Signore di quanto tu sia mai stato...con poteri infiniti , ai quali baceresti mani e piedi, se solo te lo permettessero.
Ti allontani con il cuore in pezzi desiderando di essere almeno un camice verde...un angelo autorizzato a restare.
Gli angeli sono chiusi in un gabbiotto di vetro, ti lanciano un'occhiata distratta finchè non li costringi a vederti picchiando discretamente sul vetro.
Solo allora qualcuno si alza e apre una porta, tu gli chiedi l'elemosina di qualche parola che che per te vuole dire "Speranza".
Fuori, nell'anticamera, ti ritrovi con chi ancora aspetta e tutti ti chiedono notizie, come se la salvezza di uno potesse tramutarsi nella salvezza di tutti.
Scambi qualche parola:- Coraggio...Dobbiamo sperare...qui sono in buone mani!
Parli per loro e per te, qualcuno assentisce, qualche altro piange in silenzio.
Siamo nella stessa scialuppa, ti viene da pensare: ora siamo tutti uguali, tutti fratelli.
Di sorridere però non hai nessuna voglia, ricominci a pregare.