mercoledì 6 agosto 2008

E ti rivedo bambina...

A Paola che abita il mio cuore.

Mi parli con parole dure che feriscono l'animo e annebbiano la vista.
La voce e lo sguardo trasmettono l'odio per una sorte che non credevi la tua.
Vuoi colpire, distruggere un gioco che non hai scelto di giocare, come fa il bambino quando non riesce a trovare il pezzo giusto del puzzle che aveva iniziato.
Ti muovi sui frammenti aguzzi dei sogni infranti, con piedi feriti e sanguinanti.
Io però non sento più quel che dici, sono distratta dalle tue mani, piccole, sottili, da bambina.
Ti rivedo com'eri: occhi grandi in un visino piccolo, sgranati su un mondo da scoprire, limpidi laghi, profondi di domande in attesa...
Ora parli con furia di donna, spietata.
La vita ti ha dato risposte inattese, dure, cattive e ti costringe ad una saggezza troppo vecchia e lontana da te.
Io continuo a rivederti bambina...e non trovo parole per il tuo dolore.

2 commenti:

accipicchia ha detto...

Ciao Ele,ho letto lentamente il tuo post e da ogni frase facevano capolino il tuo equilibrio e la tua serenità interiore, anche se velati dall' amarezza. Il tuo è un affetto davvero grande che non si è lasciato scalfire. Sono certa che di questo verrai ricompensata.
E' sempre un piacere per me leggerti, dovresti farlo più spesso... Un forte abbraccio. Piera

accipicchia ha detto...

Ciao Ele,ho letto lentamente il tuo post e da ogni frase facevano capolino il tuo equilibrio e la tua serenità interiore, anche se velati dall' amarezza. Il tuo è un affetto davvero grande che non si è lasciato scalfire. Sono certa che di questo verrai ricompensata.
E' sempre un piacere per me leggerti, dovresti farlo più spesso... Un forte abbraccio. Piera