sabato 13 marzo 2010

Wangari Maathai nobel per la Pace 2004


Sto leggendo "la somma dei giorni" di Isabel Allende, una scrittrice che mi piace molto per lo stile e i contenuti dei suoi romanzi che stimolano utili riflessioni sull'incombere del tempo, sulla possibilità di cambiare,e sul dono, auspicabile per tutti, di sapersi guardare con ironia.
Isabel Allende descrive il suo incontro fortuito con Wangari Maathai con queste parole:
"...Chi più mi impressionò fu Wangari Maathai. Lavora con donne di villaggi africani e ha piantato più di tre milioni di alberi, cambiando così, in alcune regioni, il clima e la qualità della terra.
Questa magnifica donna risplende come un faro e vedendola sentii l'irresisistibile impulso di abbracciarla..."

Ho fatto qualche ricerca che condivido con chi segue il blog.

Premio Nobel per la pace a Wangari Maathaidi Liliana Moro

Il premio Nobel per la pace 2004 è stato attribuito per la prima volta a una donna africana, la biologa kenyana Wangari Maathai.

La motivazione:
"La pace nel mondo dipende dalla difesa dell'ambiente" ma anche per il suo operato nel campo dei diritti delle donne, perché il suo lavoro ha ispirato moltissimi altri attivisti, perché ha saputo conciliare la scienza e il lavoro democratico.

Chi è Wangari Maathai
Ora è sottosegretario nel Ministero dell'Ambiente e delle Risorse naturali del Kenya. E' una signora di 64 anni con un lungo impegno politico e scientifico: ha fondato nel 1977 il "Movimento cinture verdi" Green Belt un movimento formato da donne che hanno piantato in questo tempo più di 20 milioni di alberi in Kenya e in altri paesi africani: in particolare Tanzania, Uganda, Malawi, Lesotho, Etiopia e Zimbawe.

L'idea le era venuta mentre lavorava al Consiglio Nazionale delle Donne keniota per coniugare il problema ecologico e quello occupazionale, incrementando la centralità della figura femminile nel mondo rurale.
Più recentemente si è occupata anche di diritti civili perché, come ha dichiarato lei stessa in un'intervista:
"Quando cominci a lavorare seriamente per la causa ambientalista ti si propongono molte altre questioni: diritti umani, diritti delle donne, diritti dei bambini… e allora non puoi più pensare solo a piantare alberi".
Per due anni di seguito il Nobel per la pace è stato attribuito a una donna: nel 2003 era stato assegnato a Shirin Ebadi, avvocata iraniana
23/08/2007
Sito web http://www.universitadelledonne.it/nobelpace.htm

3 commenti:

Anonimo ha detto...

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accipicchia ha detto...

Come sempre, un post molto interessante. E' incredibile come da una lettura si possa poi giungere ad un nuovo approfondimento, ad altre conoscenze. Questo però succede solo se chi legge ha tanta curiosità intellettuale, tanta voglia di saperne di più.
Ele cara, mi hai fatto conoscere una gran donna, una donna intelligente, determinata, generosa. Il suo viso è bello e il suo sorriso radioso trasmette serenità.
Grazie. Un abbraccio. Piera

Shiva ha detto...

Carissima Piera,ti ringrazio per le affettuose parole. In realtà quando scopro qualcosa che non sapevo mi fa piacere condividere, tutto qui.
La foto non è recente, ma resta ciò che di buono ha fatto e ancora va facendo una donna che-insieme a tante altre- sa impegnarsi per il bene dell'umanità.
Ti abbraccio. ele