mercoledì 21 aprile 2010

Conosco delle barche (Jacques Brel)



Conosco delle barche che restano nel porto
per paura che le correnti le trascinino via con troppa violenza.
Conosco delle barche che arrugginiscono in porto
per non aver mai rischiato una vela fuori.
Conosco delle barche che si dimenticano di partire,
hanno paura del mare a furia di invecchiare e le onde non le hanno mai portate altrove,
il loro viaggio è finito ancora prima di iniziare.
Conosco delle barche talmente incatenate
che hanno disimparato come liberarsi.
Conosco delle barche che restano ad ondeggiare
per essere veramente sicure di non capovolgersi.
Conosco delle barche che vanno in gruppo
ad affrontare il vento forte al di là della paura.
Conosco delle barche che si graffiano un po’
sulle rotte dell’oceano ove le porta il loro gioco.
Conosco delle barche che non hanno mai smesso di uscire una volta ancora, ogni giorno della loro vita e che non hanno paura a volte di lanciarsi fianco a fianco in avanti a rischio di affondare.
Conosco delle barche che tornano in porto lacerate dappertutto, ma più coraggiose e più forti.
Conosco delle barche straboccanti di sole
perché hanno condiviso anni meravigliosi.
Conosco delle barche che tornano sempre quando hanno navigato.
Fino al loro ultimo giorno, e sono pronte a spiegare le loro ali di giganti perché hanno un cuore a misura di oceano.
(Jacques Brel)

4 commenti:

accipicchia ha detto...

Eleonora, che bel testo!
Anch'io ho avuto e ho l'opportunità e la gioia di conoscere alcune barche forti, coraggiose e "traboccanti di sole", che non hanno paura di rischiare, di mettersi alla prova, e sono sempre "pronte a spiegare le loro ali di giganti perché hanno un cuore a misura di oceano".
Grazie, carissima, per questo bel dono e per gli altri che mi fai continuamente.
Piera

Anonimo ha detto...

Ele, Ele carissima,
concordo con Piera, questo post è davvero bello.
Tra barche di ogni genere, oceano, vento e porti, quelle barche lacerate che tornano più coraggiose e forti mi hanno stretto il cuore.
una metafora straordinaria dell'umano sentire e vivere-si, ciascuno in modo diverso, in base alle intemperie, quante! , nel corso della vita.

ti abbraccio forte assieme a piera
jolanda

Shiva ha detto...

Carissime Piera e Jole, amiche mie...ero certa che le parole di Jacques Brel vi sarebbero piaciute!Io in esse ho ritrovato immagini del sentire umano molto riconoscibili, e addirittura stati d'animo che io stessa ho sperimentato a fasi alterne.Che dire delle barche che restano nel porto, e di quelle incatenate che restano ad ondeggiare?
Vi auguro di poter essere "barche lacerate"che tornano in porto più coraggiose e forti" Un forte abbraccio. ele

accipicchia ha detto...

Carissime, siete entrambe marinai forti e coraggiosi che guidano la propria barca con polso fermo; talvolta può capitare che le vele abbiano bisogno di qualche rammendo ma poi si riparte con la determinazione di sempre.
Un forte abbraccio collettivo.
Piera