martedì 19 maggio 2009

"Gli altri" tema della Fiera del Libro di Torino


"Gli altri" è il tema della Fiera del Libro di Torino.
David Grossman,uno dei massimi scrittori viventi, lo ha affrontato così:"Posso scrivere solo se riesco a farmi invadere dalla vita degli altri".
Il verbo "invadere", scelto da Grossman,è molto preciso e non è casuale. Descrive la difficoltà,la paura,la diffidenza, la fatica di ciascuno di noi: agli altri opponiamo una spiegabile, umana resistenza.Disturbano e mutano il fragile flusso delle nostre abitudini, a partire dagli altri a noi più prossimi.
L'altro è invadente per definizione, è non io, è non noi.
Ma lo scrittore spiega-e a questo servono gli scrittori- che non esiste narrazione,non esiste vita raccontabile, senza questa "invasione" che mette a repentaglio certezze, scatena ansia, ma schiude al mutamento, dunque al futuro, la nostra stessa vita.
Ascoltando Grossman ho capito che la politica, questo non è più capace di spiegarlo.
C'è una cattiva politica che è puro drenaggio della paura di massa, e su questa paura costruisce consenso e potere.
C'è una buona politica in sonno, ammutolita, zittita, che non riesce a dire che proprio dentro questa paura (esattamente dentro questa paura) abitano la conoscenza del mondo, e il coraggio di vivere.
da L'Amaca di Michele Serra
Repubblica del 17 maggio 2009

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Carissima, leggo anch'io volentieri L'amaca di Michele Serra, vi trovo tanti spunti per la riflessione.
Gli altri, dice bene Grossman, e dite bene tu e Serra, sono dei complessi misteri, e ugualmente noi per loro. Istintivamente penso a ieri, alla mia esperienza(virtuale) di ieri, e mi chiedo che cosa può aver scatenato così profondamente l'aggressività di persone che non conosco e che non sanno niente di me. Che cosa in fondo li ha disturbati?
Ma torniamo agli altri, a quell'altro che è chiunque fuori di noi, come tu stessa dici. Non siamo sereni dentro, per questo abbiamo paura dell'altro, abbiamo paura di star male. E non ci rendiamo conto che in genere la sofferenza ci viene dall'interno non dal di fuori.
E' un problema estremamente serio che avrebbe bisogno di tempo, ma io so che tu capisci anche ciò che in un commento non può essere sintetizzato.
Sempre interessanti e stimolanti i tuoi post.
Ancora ti ringrazio tanto per ieri. Il mio abbraccio di amica/sorella. Piera

Shiva ha detto...

Carissima Piera,difficile parlare di sofferenza in generale,noi misuriamo la sofferenza degli altri sulla nostra sensibilità, sulla nostra esperienza. Nell'incontro con l'altro dobbiamo scoprire un mondo che ci è sconosciuto, e questo ci fa sempre un pò paura.La tua recente esperienza insegna che c'è sempre qualcuno che magari solo per divertirsi vuole turbare la serenità degli altri...per lo più si tratta di persone deboli,infelici,insoddisfatte. Purtroppo non possiamo aiutare chi non chiede il nostro aiuto. Grossman parla di "invadenza", non a caso.
Grazie per il lungo commento.Un fortissimo abbraccio.Ele.

Anonimo ha detto...

Ele cara, cosa saremmo senza gli altri?Questa sera il mio commento sarà breve ma intenso : grazie per esserci e grazie anche a Piera.

un abbraccissimo prima della nanna
jolanda

Shiva ha detto...

Grazie a te,carissima Jole!
Mi viene in mente una canzone:..senza te morirei..Quante volte l'abbiamo pensato nella vita? Siamo ancora qui(per fortuna!) e ancora cantiamo la canzone. Potenza dell'Amore!
Un abbraccio di sole(?).Ele.