mercoledì 27 maggio 2009

Parlo,ma poi mi correggo!



A Roma un degrado africano ma non è colpa di Alemanno
Repubblica — 26 maggio 2009

ROMA - Prima l' affondo, poi la precisazione. Com' è ormai abitudine del presidente del consiglio. Costretto a rettificare per iscritto un' intervista live, per evitare di litigare coni sindaci del suo partito. «Fa male al cuore girare per molte città italiane come Roma, Napoli o Palermo e vedere che per scritte sui muri e lordura nelle strade sembrano più città africane che europee», aveva detto al mattino parlando a Radio Radio. Una bocciatura senza precedenti. Che ha rischiato di aprire un contenzioso all' interno del centrodestra. Immediate dal Campidoglio sono partite le richieste di spiegazioni, arrivate nel corso di una telefonata con Palazzo Chigi. «Le parole del premier sono state equivocate, presto arriverà un chiarimento», annuncia all' ora di pranzo il sindaco della capitale. A certificarlo sarà poi un comunicato di Berlusconi: «Mai inteso attaccare Alemanno che sta svolgendo un eccellente lavoro su Roma per cercare di superare le pesanti eredità ricevute dalla sinistra». Smentita che tuttavia non è piaciuta all' alleato leghista, Roberto Castelli: «Mi corre l' obbligo di correggere il presidente del consiglio. Vi sono molti quartieri di Tunisi che sono più puliti di Roma». Più o meno quello che aveva sostenuto Berlusconi prima versione. «Vedo in questi giorni una massa di turisti davvero imponente. Mi permetto di suggerire però più cura del verde, più attenzione alla pulizia, provvedimenti per evitare i graffiti sui muri». Tutta roba che il premier non ha mai riscontrato altrove: «In città come Tokio e Pechino non c' è un mozzicone, una plastica, una carta, scritte sui muri» aveva insistito. «Anzi c' era una legge, cambiata qualche mese fa, con cui chi deturpava le strade veniva punito con delle nerbate. Non voglio arrivare a tanto, ma bisognerebbe recuperare la norma del codice penale che è caduta in disuso e che commina il carcere a chi rovina i centri storici». Un provvedimento che, punizioni corporali a parte, è stato subito invocato anche da Alemanno: «Serve un intervento legislativo contro i writers», ha detto il sindaco di Roma, scoprendosi disarmato nella lotta per il decoro come tutti i colleghi d' Italia.E se a Milano la Moratti ha firmato - ma con scarso successo- un' ordinanza per multare fino a 500 euro chiunque faccia «disegni, scritte, segni, imbrattamenti» su qualsiasi proprietà pubblica o privata, a Firenze è un lamento continuo sulla sporcizia del centro, spazzato solo una volta a settimana, mentre a Napoli è stata istituita una task-force di vigili specializzati in reati ambientali. Si è invece arresa Palermo, con contravvenzioni episodiche per chi getta l' immondizia fuori dai cassonetti. GIOVANNA VITALE

Ora io dico: quando si afferma pubblicamente qualcosa non è il caso di riflettere su quanto si esprime?
Perchè la "colpa" di un disservizio non è mai dell'Amministrazione in carica, ma sempre di quella precedente?
Perchè per dare l'immagine di un degrado si deve evocare l'Africa, che ha i problemi che ben conosciamo?
Per fortuna il premier non vuole arrivare alle "nerbate", semmai ipotizza il carcere per chi deturpa i centri storici...alle periferie chi ci pensa?
Infine: è vero che la Capitale è sporca, però prendersela prevalentemente con i writers...mi sembra proprio il massimo!

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Bellissima l'etichetta scelta, dice già tanto. "Esternazioni e rettifiche", poi...la nuova "sparata". Ma come non capire che sono gli altri che fraintendono, che capiscono una cosa per un'altra, che è un complotto delle sinistre, che si paga per gli errori grossolani del governo precedente...Si potrebbe continuare a lungo, ma a che servirebbe? Possiamo solo dire ( insieme a Massimo Troisi, mi pare):"Non ci resta che piangere!"
Ahimè, cara Eleonora, e qui è davvero colpa della sinistra, in che mani siamo? Un abbraccio. Piera

Shiva ha detto...

Carissima, purtroppo qualche motivo per piangere ce l'ho già...se dovessi piangere per come certa gente sta trattando il nostro paese mi sembrerebbe di "contaminare" il mio sentire.
Ai politici che "mentono sapendo di mentire" riservo il mio disprezzo, per chi li ascolta e li sostiene provo tanta pena.
Spero che il popolo della sinistra si dia una bella mossa, prima che sia troppo tardi!
Ti abbraccio. Ele.