mercoledì 13 maggio 2009

Il coraggio dimenticato di Roberto Saviano

Ho scoperto, con orrore e sconcerto,da recenti sondaggi che la maggioranza degli italiani sono razzisti, che sono favorevoli al "respingimento" dei migranti che tentano di raggiungere il nostro paese via mare, anche a costo di rimetterci la vita.
Ho scoperto che finora i nostri governi sono stati "troppo buoni", ma che d'ora in poi bisogna essere intransigenti, perchè chi ha la pelle nera viene in Italia per delinquere e nel migliore dei casi solo per togliere il lavoro ai nostri lavoratori che, notoriamente, hanno la pelle bianca e sono onesti fino al midollo...
Insomma la campagna sulla "sicurezza" sta producendo ottimi frutti!
Riporto uno stralcio dell'articolo di Saviano che mi sembra degno di riflessione.

"Basta leggere le inchieste per capire come arrivano i boss stranieri in Italia. Arrivano in aereo da Lagos o da Leopoli. Dalla Nigeria, dall'Ucraina dalla Bielorussia. Le inchieste più importanti come quella denominata Linus e fatta dai pm Giovanni Conzo e Paolo Itri della Procura di Napoli sulla mafia nigeriana dimostrano che i narcos nigeriani non arrivano sui barconi ma per aereo. Persino i disperati che per pagarsi un viaggio e avere liquidità appena atterrano trasportano in pancia ovuli di coca. Anche loro non arrivano sui barconi. Mai.
Quando si generalizza, si fa il favore delle mafie. Loro vivono di questa generalizzazione. Vogliono essere gli unici partner. Se tutti gli immigrati diventano criminali, le bande criminali riusciranno a sentirsi come i loro rappresentanti e non ci sarà documento o arrivo che non sia gestito da loro. La mafia ucraina monopolizza il mercato delle badanti e degli operai edili, i nigeriani della prostituzione e della distribuzione della coca, i bulgari dell'eroina, i furti di auto di romeni e moldavi. Ma questi sono una parte minuscola delle loro comunità e sono allevate dalla criminalità italiana.

Avere un atteggiamento di chiusura e criminalizzazione aiuta le organizzazioni mafiose perché si costringe ogni migrante a relazionarsi alle mafie se da loro soltanto dipendono i documenti, le abitazioni, persino gli annunci sui giornali e l'assistenza legale. E non si tratta di interpretare il ruolo delle "anime belle", come direbbe qualcuno, ma di analizzare come le mafie italiane sfruttino ogni debolezza delle comunità migranti. Meno queste vengono protette dallo Stato, più divengono a loro disposizione. Il paese in cui è bello riconoscersi - insegna Altiero Spinelli padre del pensiero europeo - è quello fatto di comportamenti non di monumenti. Io so che quella parte d'Italia che si è in questi anni comportata capendo e accogliendo, è quella parte che vede nei migranti nuove speranze e nuove forze per cambiare ciò che qui non siamo riusciti a mutare. L'Italia in cui è bello riconoscersi e che porta in sé la memoria delle persecuzioni dei propri migranti e non permetterà che questo riaccada sulla propria terra."
2009 by Roberto Saviano.

Published by arrangement with Roberto Santachiara Literary Agency
da Repubblica.it 13 maggio 2009

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Mia carissima Ele,
mi scandalizza e mi indigna l'arroganza di certi pseudo-politici che non ne sanno nulla di civiltà.
Allo stesso modo mi scandalizzano e mi indignano tutti quegli italiani che hanno permesso tutto questo sbavando di fronte a una testa pelata che ovviamente si è più che ringalluzzito da questo potere avuto su un piatto d'argento.

A tutti quegli italiani, nei quali non mi riconosco per nulla, vorrei dire che dovrebbero vergognarsi per la faciloneria con la quale hanno espresso i loro voti e non perchè la sinistra avesse fatto di meglio, ma prprio perchè non c'è più memoria storica del nostro passato.

Ecco, Ele cara, questi argomenti mi fanno diventare quasi cattiva e augurerei loro di trovarsi al più presto su un barcone come quelli che vengono respinti e non avere aria neanche per respirare, anzi di essere buttati a mare per mai più rivedere terra.

La civiltà va ben oltre le ideologie politiche!

ti abbraccio
jolanda

Anonimo ha detto...

La tua, Jolanda, non è cattiveria, è sdegno e rabbia, come la mia, quella di Eleonora, quella, per fortuna, di tanti altri, anche se continuiamo ad essere comunque pochi. Per questo ci sentiamo impotenti, incapaci di opporci. Possiamo solo gridare sempre e ovunque la nostra ribellione ad un mondo che purtroppo gode ottima salute e si "regge" bene sulla mancanza di etica, di valori.
Grazie, Ele, per questo post "amaro", un abbraccio a te e a Jole. Piera

Shiva ha detto...

Carissima Jole,dici proprio bene,quello che più indigna è l'arroganza con la quale vengono prese, e financo giustificate, delle misure che nulla hanno a che fare con una gestione "civile" dei problemi.In quanto alla memoria storica...abbiamo a che fare con gente che si è lasciata istupidire e incantare fino a credere di poter inseguire lo stesso sogno di strapotere e onnipotenza di un essere che nemmeno voglio nominare!Non me la prendo con l'ignoranza di tanti che hanno dato il loro voto con leggerezza...ma un pò di rabbia ce l'ho con chi si è lasciato corrompere e "comprare"!
Grazie per l'efficacissimo commento che esprime al meglio la tua indole passionale, ma profondamente onesta.
Ti abbraccio con la forza del cuore e della ragione. Ele.

Shiva ha detto...

Carissima Piera,tu dici che siamo pochi, io credo invece che siamo in tanti ad aver capito qual è il disegno dei nostri indegni governanti.
Putroppo siamo "sparpagliati" e per questo meno efficaci.Continueremo a gridare,finchè avremo la forza di farlo...la nostra voce sarà la goccia che, instancabile, deve scavare la roccia.
Il mondo non gode ottima salute, tutt'altro!
Il mio post è amaro, ma l'abbraccio che ti mando è decisamente dolce. Ele.