mercoledì 6 gennaio 2010

Cara Befana...


Cara Befana, così iniziava la rituale "letterina" che scrivevamo con grande impegno, ogni anno, in un tempo, ahimè lontano, nel quale giocattoli e dolcetti si ricevevano solo in occasione di compleanni e festività.
La Befana rappresentava la nostra grande occasione di veder esauditi i desideri nascosti e di norma repressi, anche in virtù dei sacrifici fatti per compiacere l'attesa vecchina che, a detta della mamma, a ridosso del Natale era sempre presente e ,per giunta, prendeva nota di ogni nostro capriccio e negligenza.
Nella letterina c'erano le nostre richieste di un dono particolare, il più costoso, insieme ad una piccola rosa di alternative...
Il tono era umile e carezzevole, ma non privo di perentorie rivendicazioni relative a diritti ritenuti acquisiti.
La Befana si rivelava benigna e ognuno di noi (quattro) riceveva il regalo agognato. Il carbone, immmancabile, veniva fuori dalla "calza" frammisto ai dolcetti a ricordarci che qualche marachella era comunque stata annotata...si trattava, allora, di vero carbone: immangiabile!
Purtroppo con il trascorrere del tempo e la concorrenza di Babbo Natale la cara vecchietta è stata ridotta al rango di operatore ecologico che "tutte le feste spazza via" insieme alla magia dell'infanzia, lasciando dietro di sè un cumulo di giocattoli sofisticati da rottamare in breve tempo, e dolcetti di uso pressochè corrente, spesso persino dannoso.
E' un vero peccato che i bambini di oggi non abbiano conosciuto la nostra Befana, simbolo di attesa, speranza, desiderio!

Propongo ai miei amici una bella lettera indirizzata alla Befana da chi nella vecchina ancora crede:

"Cara Befana, noi anziani vorremmo..."
Rispetto per la persona, per la dignità dell'anziano non autosufficiente, per chi ha bisogno di assistenza e cura. Il presidente della Consulta ospiti e famigliari di Villa Parma approfitta della festa per stilare un elenco dei desideri degli anziani. Un promemoria per operatori, politica e società
di Raffaele Zinelli *


Cara Befana,
Santa Lucia e Babbo Natale se ne sono andati senza portarci i doni che ci avevano promesso. E sì non avevamo chiesto molto, noi per primi gli avevamo detto "mi raccomando, niente regali inutili", ma con la crisi che c'è alcune persone gli avranno consigliato di non buttar via i soldi per dei vecchi dimenticati. Ti preghiamo allora di consegnare a quelle persone con poco cuore, che anche tu conosci, questa lista con alcuni promemoria che le riguardano.

- Considerateci persone e non un carico di lavoro pesante.

- Accompagnateci in bagno quando ne abbiamo bisogno e ve lo chiediamo.

- Portateci all'aperto con la bella stagione o quando ne abbiamo la voglia.

- Non fateci vivere in ambienti anonimi e squallidi dove ci fate perdere l'identità.

- Veniteci a trovare anche se non abbiamo alcuna eredità da lasciarvi.

- Metteteci in posti facilmente raggiungibili a piedi o con mezzi pubblici dai nostri cari, spesso anche loro ammalati di vecchiaia.

- Non abbandonateci in posti dove non riceviamo le cure necessarie.

- Rispettate le leggi sulle barriere architettoniche e soprattutto applicatele.

- Non continuate a negarci quegli ausili che ci permetterebbero di vivere meglio.

- Aiutateci a mangiare e bere quando non siamo in grado di farlo da soli.

- Non obbligate i nostri parenti a firmare contribuzioni e garanzie illegali.

- Ricordatevi dei contributi che abbiamo pagato affinchè fossimo tutelati da vecchi.

- Usate strumenti meno dolorosi per controllare il nostro stato di salute, a volte la pelle ci fa male soltanto a sfiorarla e figuriamoci a forarla.

- Evitate di usare i cateteri per ridurre il vostro carico di lavoro più che per una nostra reale necessità.

- Non fateci diventare paralizzati cronici soltanto perchè non avete iniziato subito la riabilitazione.

- Evitate di trasferirci in modo forzato "dove c'è posto", lontano dai nostri parenti e amici abituali.

- Cambiateci i pannoloni per tempo e comunque quando ve lo domandiamo.

- Evitate di farci stare a letto inutilmente.

- Non fateci spogliare nudi da persone sempre diverse.

- Evitate di fare esperimenti su di noi soltanto perchè servono alla vostra ricerca.

- Rispettate le leggi che tutelano il nostro diritto alla salute come sapete sempre rispettare quelle che tagliano le prestazioni o che vi assegnano nuovi compensi.

- Non parlate o scrivete su di noi solo per convenienza politica o vendere qualche copia in più del giornale.

- Evitate di riempirci di tranquillanti più per vostro comodo che per il nostro bene.

- Non curateci con il contaminuti come se la malattia si curasse col microonde.

- Provate ad alleviare il nostro dolore anche se per voi "il problema non è questo".

- Non mandateci via dall'ospedale perchè costiamo troppo al servizio sanitario.

- Provate a spiegarci con gentilezza cosa avete intenzione di farci anche se per qualcuno di voi significa sprecare fiato.

- Non cercate di risparmiare sui costi togliendoci ciò di cui abbiamo bisogno.

- Proibite a quei camion puzzolenti che ci portano il mangiare di avvelenare i cibi e l'aria che respiriamo.

- Dateci del cibo più buono e non costringeteci a mangiare con la fionda.

- Evitate di farci restare al pronto soccorso per ore su quegli scomodi lettini e davanti agli sguardi curiosi di tutti.

- Non ingannateci con le belle promesse che nascondono a volte il contrario di quello che state dicendo.

- E non dimenticate di riempire le loro calze del solito carbone, bello nero e amaro mi raccomando, con quello non sbagli mai.

Gli ospiti del Comprensorio di Villa Parma

* Raffaele Zinelli - Consulta Ospiti e Famigliari di Villa Parma

(03 gennaio 2009)

Da Repubblica Parma.it

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Un post davvero coinvolgente. La prima parte mi ha intenerito e mi ha consentito un viaggio a ritroso, la seconda parte mi ha giustamente fatto male e indignato perché c'è davvero tanto dietro il lungo elenco che hai riportato,e in particolare denuncia la mancanza del rispetto verso l'anziano non più autosufficiente che cerca con i denti di difendere la sua dignità.
Le tue proposte sono sempre profonde, mai banali e sempre in difesa dei più deboli.
Grazie,Ele.
Più tardi verrò a trovarti...un po' più giù.
A presto. Piera

Shiva ha detto...

Cara Piera,anche a me hanno fatto male le richieste degli anziani, qualcuna mi ha colpita più delle altre...Dovrebbero far riflettere un po'tutti, sia chi eroga determinati servizi, ma anche chi è in contatto con persone non autosufficienti!Ti ringrazio e ti abbraccio.ele