sabato 1 maggio 2010

1° Maggio 2010




Le morti bianche (Michael Santhers)

"L'operaio capì che l'inferno è sulla terra e il paradiso sono quelle ali che ti fanno volare sopra le miserie.
Dall'ultimo piano, il decimo piano, guardò il cielo, fece per toccare una nuvola con un dito e precipitò nel vuoto
.

Le chiamano morti bianche come avvenissero senza sangue.
Sono morti inopportune che spesso avvengono quando l'informazione è già impegnata in altri eventi.
Sono cadaveri con vite banali, sono numeri decimali che non incidono sul bilancio.
Sono cani che hanno abbaiato nel qualunquismo per mestiere, sono un nome nell'anagrafe che si cancella come un'impronta nel deserto in pieno vento, sono i ricordi sbiaditi del giorno dopo."

Michael Santhers è lo pseudonimo di Michele Salvatore, nato a Cercemaggiore (cb) il 28/10/1957 e residente a Campomarino (cb).

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Questo post è dedicato a tutti i nostri giovani che non trovano lavoro, a chi il lavoro l’ha perso e ha poche speranze di ritrovarlo, a chi è assillato dalla paura che il suo contratto alla scadenza non venga rinnovato, a chi lavora “ in nero”e per questo è vilmente sfruttato e tenuto in stato di schiavitù.

E'stato scritto perché nessuno dimentichi che il nostro silenzio ci rende complici di una strage quotidiana dei lavoratori che esercitano un loro diritto sancito dalla Costituzione.

Facciamo sentire la nostra “voce”, oggi e sempre, per chiedere che la strage abbia fine, che i nostri politici comprendano che le vere riforme devono essere a tutela della Vita.

Buon 1°Maggio a tutti!

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Ele carissima,
ormai ho imparato a conoscerti e questo tuo post non mi sorprende.
Conosco bene i tuoi ideali e posso dirti solo grazie per questa volontà e desiderio di speranza che si rinnova nonostante la classe politica sembra aver dimenticato il vero significato di un giorno come questo.
Inutile dirti che sento una nostalgia profonda per altri giorni come questo, quando il lavoro c'era e vedevo, io bambina, mio padre tornare dalle manifestazioni per il 1 maggio con gli occhi colmi di gioia per un futuro che allora sembrava possibile. ed ora? tutto è peggiorato e i giovani sono costretti a stare in famiglia anche ben oltre i 35 anni. e padri e madri di famiglia licenziati. e i morti sul lavoro che non possono più tornare. e allora?

no, non staremo zitti, la Memoria va sempre onorata, almeno questo.

ti abbraccio con mille garofani rossi
jolanda

Shiva ha detto...

Carissima Jole, le tue parole mi riportano indietro, in un'epoca felice, quando ancora si regalavano garofani...
Oggi siamo incalzati da troppi problemi e ingiustizie. Per fortuna troviamo ancora la forza di ribellarci, è già tanto!
Ti abbraccio con una profusione di fiori di campo, dono gratuito della natura, spontanei come l'amore che nulla chiede. ele

accipicchia ha detto...

Un post che fa male, che "deve" fare male affinché dalla nostra riflessione possa scaturire una maggiore consapevolezza.
Bisogna ricordare sempre in che modo e quante persone rinunciano alla vita senza volerlo. Sono fatti dolorosissimi ai quali "non" si vuole porre rimedio.
Sono incredibili le parole di Santhers e straordinariamente poetiche nella loro drammaticità.
Un forte abbraccio. Piera