giovedì 23 ottobre 2008

I vecchi ( poesia di Jolanda Catalano)

I vecchi

I vecchi al mio paese
si riempiono gli occhi di cielo
e guardano e guardano
sospesi tra i ricordi di albe
che li vedeva stanchi
tra i campi dalle dure zolle
a spremere la terra per un tozzo di pane
e bere dal fiasco al tramonto del sole
gli ultimi sorsi di fatica e sudore.
I vecchi al mio paese
li puoi vedere in balcone
o ai bordi delle siepi che fiancheggiano le strade,
in fila o in cerchio per farsi coraggio
tra fuochi di guerra e uccelli notturni
che piangono ancora l’eterno timore
della vita che va nel vuoto o nel sole.
Aggrappati al bastone ammirano fieri
i colori dei luoghi che li hanno visti passare,
il sole il mare gli aranci le vigne
e se li fissano dentro, conficcati nel cuore,
come ultimo sguardo alle cose più care
prima che i sospiri si facciano lievi.
I vecchi al mio paese
non vorrebbero morire,
e l’oscuro velo di cui avvertono l’abbraccio
li trova fuori a respirare ancora,
a guardarsi intorno come per un saluto
o una scorta di gioia prima di partire.
Perché già sanno che verrà la morte
ma andranno via con tutte le radici.

Jolanda catalano

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Ele, grazie!
Questi versi che non fanno parte di nessuna mia raccolta, io li amo profondamente, non già per il valore letterario, posto che ci sia, ma per i dolci-amari ricordi che si fanno luce d'alba e tramonto dentro di me, per le persone a cui sono dedicate, mio nonno, mio padre, il padre di una mia carisima amica e per quanti, come loro hanno fatto parte del mio bagaglio di vita in quel paesino dalle mille anime dove sono nata. Mi accorgo, con gli anni, quando mi capita di incantarmi di fronte alla bellezza della natura, di somigliare a quei vecchi e basta un niente, una carezza del vento, una gemma che cresce o una foglia che cade, per provare la stessa nostalgica malinconia che vedevo sui loro volti.

ti abbraccio forte
jolanda

Anonimo ha detto...

Bellissima poesia, Jolanda, immagini che si susseguono raccontando luoghi, sentimenti, storie. Ma è il Tempo il signore incontrastato che tiene insieme queste storie, che ce le presenta per poi tramandarle e ricordare a noi la saggezza dei vecchi ricchi solo di anni e nostalgia.
Si percepisce il tuo affetto per loro, la tua partecipazione.
Un abbraccio a te, uno ad Ele che ci ha fatto questo dono. Piera