sabato 3 gennaio 2009

Poesia di Jolanda Catalano


Se fossi capace di cantare lo farei per Jolanda, se sapessi suonare accompagnerei il canto con le note, dolci e dolenti, di una chitarra...mi devo accontentare di trasmettere a chi ama la Poesia le emozioni, i turbamenti, i ricordi che agitano il mio cuore ogni volta che Iolanda ci fa dono di una sua lirica, permettendoci di "visitare" la sua immensa sensibilità.

Da Lettera a Due Madri Reggio Calabria,Città del Sole 2004

Madre di sangue, se scrivo questi versi,
è perché non si è interrotto il nostro dire.
Pensa a quel vecchio, madre, al vecchio padre
che per cinquant’anni ti restò vicino.
Vicino come mai fece un marito
almeno nei ricordi del mio tempo,
pensa ai suoi occhi che non hanno pace
e alla sua voce che non ha più parole.
Le fiabe che inventava per noi figlie
sono soltanto ricordi di un passato
quando anche tu eri a lui vicina
ed il suo amore per noi straripava
in lunghissimi fiumi di parole,
nenie, canzoni e sogni in fondo al mare.
Ma le favole sono volate dai suoi occhi
da quando la sua favola più bella
si è tramutata in sangue sul suo letto
e le nodose mani hanno perduto
la bianca pelle tua d’accarezzare.
Fagli odorare profumo di ginestra
quando in solitudine nell’orto
si reca a piangere in pace il suo dolore
e dice di vederti nel suo pianto.
Tu che gli stai accanto e lo consoli
e ancora gli parli come fossi viva.
Ed io ascolto e ascolto le parole
dei suoi racconti con te che sei volata
e non ho cuore per dirgli che la vita
è solo questo sogno che ci assale.

Una bella raccolta delle poesie di Iolanda Catalano è presente sulla Dimora del Tempo Sospeso, non perdetela!

1 commento:

Anonimo ha detto...

Ma...dico...Ele, vuoi farmi piangere?

Grazie con bacio
jolanda