sabato 31 gennaio 2009

La Foresta dei Giusti




C'è un albero per ogni uomo che ha scelto il bene.
Chi sono i GIUSTI?
Il termine Giusto è tratto dal passo della Bibbia che afferma "chi salva una vita salva il mondo intero" ed è stato applicato per la prima volta in Israele in riferimento a coloro che hanno salvato gli ebrei durante la persecuzione nazista in Europa. Il concetto di Giusto è stato ripreso per ricordare i tentativi di fermare lo sterminio del popolo armeno in Turchia nel 1915 e per estensione a tutti coloro che nel mondo hanno cercato o cercano di impedire il crimine di genocidio, di difendere i diritti dell'uomo nelle situazioni estreme, o che si battono per salvaguardare la memoria contro i ricorrenti tentativi di negare la realtà delle persecuzioni.

La nascita del COMITATO PER LA FORESTA DEI GIUSTI
Il Comitato per la Foresta dei Giusti ha iniziato a operare a Milano nel 1999 e si è costituito ufficialmente nel 2001. E' presieduto da Gabriele Nissim, storico e autore di libri sull'argomento (Ebrei Invisibili, L'uomo che fermò Hitler, Il Tribunale del Bene, Una bambina contro Stalin) e tra i soci fondatori vi è Pietro Kuciukian, presidente del Comitato Internazionale dei Giusti per gli Armeni e membro dell'Unione degli Armeni d'Italia, autore di libri sul genocidio armeno e sui Giusti per gli Armeni (Le terre di Nairi, Dispersi, Voci nel deserto), console onorario d'Armenia in Italia.
A Sarajevo è stata fondata Gariwosa, la sezione del Comitato per la Bosnia-Erzegovina (Gardens of the Righteous Worldwide Sarajevo), presieduta da Svetlana Broz, autrice del libro I Giusti nel tempo del male.
L'intento del Comitato è di accrescere e approfondire la conoscenza e l'interesse sui Giusti.

In particolare promuovendo:

- la costituzione di luoghi della memoria (piccole "foreste" in diverse parti del mondo teatro di genocidi, stermini di massa, crimini contro l'umanità avvenuti nel XX secolo) in cui siano piantati degli alberi simbolicamente riferiti ai Giusti, sull'esempio del Giardino dei Giusti di Yad Vashem a Gerusalemme;

-l'istituzione di premi da assegnare a chi si sia distinto sul tema dei giusti (con un'azione specifica o con una presa di posizione di salvaguardia della memoria);

- la riflessione sull'esperienza del giusto di fronte ai genocidi del '900 sia a livello storico che filosofico e giuridico, attraverso varie attività culturali: convegni con i maggiori studiosi a livello internazionale, dibattiti, presentazione di libri, saggi, ricerche, documentari, divulgazione nelle scuole, pubblicazione di materiali;

- coinvolgimento delle istituzioni locali, nazionali e internazionali;

- sviluppo di un sito internet con raccolta di documentazione, interventi e collegamenti con altri siti.

Attività
Dopo l'istituzione di un Giardino dei Giusti in alcuni luoghi-simbolo, come Yerevan, in Armenia, e la proposta per Sarajevo, il Comitato ha coinvolto il Comune di Milano nella creazione di un Giardino dei Giusti che ricordasse coloro che si sono opposti ai genocidi in ogni parte della terra e che ancora oggi si oppongono ai crimini contro l'umanità ovunque siano perpetrati. E' nato così, il 24 gennaio del 2003, il primo Giardino dei Giusti di tutto il mondo al Monte Stella e nel novembre 2008 si è costituita l'associazione per la gestione del giardino, composta dal Comitato insieme al Comune di Milano e all'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane.
Nel frattempo sono sorti giardini e altri spazi dedicati ai giusti in ogni parte d'Italia, come a Palermo, Padova, Torino, Linguaglossa, Levico Terme.


Nel dicembre 2000 abbiamo organizzato a Padova, in collaborazione con l'Assessorato alla Cultura e all'Università, il primo convegno internazionale sul tema dei giusti, dal titolo Si può sempre dire un sì o un no. I Giusti contro i genocidi degli Armeni e degli Ebrei, che ha confrontato le vicende legate allo stermino del popolo armeno in Turchia nel 1915-16, con l'unica elaborazione finora sviluppata sull'argomento, quella della Commissione dei Giusti di Yad Vashem, legata alla Shoah.

Nel dicembre 2003 abbiamo organizzato a Milano il convegno internazionale I Giusti nel Gulag. Il valore della resistenza morale al totalitarismo sovietico, con una sezione interamente dedicata alle vittime italiane, che ha visto la partecipazione dei maggiori esponenti del dissenso di quegli anni in URSS e dei protagonisti del dibattito in Italia. A tale convegno è seguita la dedica di un albero del Giardino dei Giusti di tutto il mondo ad Andrej Sacharov e, nel novembre 2005, l'intitolazione del Parco Valsesia alle vittime italiane dello stalinismo. Nel giugno 2008 una delegazione del Comitato, con a capo Gabriele Nissim, si è recata a S. Pietroburgo, nel Cimitero Memoriale di Levashovo, che ricorda le vittime delle persecuzioni isovietiche, per inaugurare una stele dedicata agli italiani, alla presenza delle massime autorità dei due Paesi.

Nel corso degli anni abbiamo organizzato dibattiti, presentazioni di libri e seminari con gli studenti, come il ciclo di incontri alla Casa Armena di Milano con alcune figure esemplari sulla loro esperienza di resistenza morale: il console Antonio Costa in Rwanda, il professore Jurij Malcev nel GULag, l'editore Ragip Zarakolu in Turchia, l'avvocato Mehrangiz Kar in Iran.
Alla Casa della Cultura abbiamo presentato, tra gli altri, il libro di Pietro Kuciukian Voci nel deserto e chiamato Khaled Fouad Allam a parlare dei rapporti tra Islam e Occidente. All'Università Bicocca di Milano è intervenuta Svetlana Broz da Sarajevo sulla sua battaglia per la memoria e la riconciliazione in Bosnia, mentre a Bologna ogni anno si svolge il convegno conclusivo del lavoro delle scuole aderenti alla rete "Storia e memoria" sul progetto didattico riguardante i Giusti nella storia del Novecento, a cui il Comitato fornisce il supporto scientifico e logistico.
In tutta Italia organizziamo le presentazioni dei libri di Gabriele Nissim che ruotano intorno al tema dei Giusti, per i quali siamo stati ricevuti a Roma dal Presidente della Repubblica e alla Camera dei Deputati, e a Strasburgo dal Parlamento Europeo.

Il sito Gariwo http://gariwo.net
È lo strumento principale del Comitato per diffondere il tema dei Giusti e le figure esemplari spesso rimaste sconosciute. Prende il nome dall'acronimo della versione inglese del Comitato (Gardens of the Righteous Worldwide) e comprende una versione in italiano e una in inglese, più ridotta, riferita agli avvenimenti, iniziative e materiali di maggior interesse internazionale.
Sul sito si trovano tutti i riferimenti alla nostra attività, nella sezione Eventi, oltre alla raccolta di materiale documentario, biografie, articoli, relazioni, mostre, recensioni di libri e film, video, link, percorsi didattici, riflessioni e approfondimenti.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Carissima Ele, ho letto questo tuo post, come al solito colmo di spunti interessanti. Una domanda : ci saranno nel mondo più alberi o più giusti?

ti abbraccio forte
jolanda

Anonimo ha detto...

Carissima Jole, non so rispondere alla tua domanda. A me è piaciuta l'idea di creare dei luoghi dove si ricordano persone che si sono adoperate per soccorrere le vittime innocenti di massacri ed eccidi,in ogni parte del mondo.
Mi pare che i giardini dei giusti siano veri luoghi della memoria...gli uomini non sono tutti malvagi, dobbiamo crederci!Un abbraccione(?). Ele.