giovedì 27 agosto 2009

Un po' di sano ottimismo di AnnaMaria Lepore

La mia assenza sul blog é stata determinata dalla resa del p.c. che ora, debitamente sostituito, mi consente di essere nuovamente con voi.
Vi propongo due segnalazioni di libri da parte di una persona a me cara, accanita lettrice come me.

UN PO’ DI SANO UMORISMO

"Sono ben due i libri che dalle vetrine del libraio assicurano genuino divertimento : “Zia Mame” (di Patrick Dennis, ed. Adelphi) e uc“Guida celli dell’Africa orientale” ( di Nicolas Drayson, ed.Piemme).
“Zia Mame” è quest’anno lo scoop estivo dell’Adelphi che, con una felice intuizione, ripropone un best-seller americano di mezzo secolo fa (da cui fu tratto anche un godibilissimo film) e incontra ancora il pieno gradimento dei lettori, a riprova del fatto che un libro indovinato sfida agevolmente il tempo rimanendo sempre di moda: è un elogio dell’eccentricità e dell’originalità al limite della stravaganza, che delinea con umorismo fine ma irresistibile un ritratto di donna allegramente anticonformista, la cui attività educativa tuttavia, (le viene affidato un nipotino rimasto orfano) risulta alla fine piena di saggezza intuitiva. E si ride spesso e volentieri leggendo questo libro, trascinati dalle vicende della protagonista che – esemplarmente americana – persino di fronte alla crisi del ’29 non si dà per vinta, e le inventa tutte per mantenere il suo eccentrico stile di vita e trasformarsi… rimanendo invariabilmente se stessa.
Pur con questi brevi cenni spero d’avervi invogliati a non negarvi il piacere di questa lettura assai vicina – nel tono – ad una commedia brillante e pertanto gradevolmente distensiva : il che non è poco in questi nostri tempi non proprio spensierati. Invece è dell’altro libro che vorrei parlarvi un po’ più diffusamente : “Guida agli uccelli dell’Africa orientale”. Mi guarderei bene, naturalmente, dal proporvi un trattato di ornitologia; si tratta invece di un delicato romanzo d’amore che deve il suo titolo all’essere ambientato in Kenia (Nairobi) tra cultori della ricchissima avifauna locale che – in questo caso – funge da “galeotto”.
I protagonisti di questa storia d’amore (lui – lei – l’altro) sono tutti attempatelli (ammettiamolo: oltre i cinquanta) ma non per questo meno inclini alla passione o meno desiderosi di concedersi ad essa : lei è una vivace signora che, pur in età non più verde, guida con infaticabile entusiasmo un drappello di appassionati in escursioni settimanali alla scoperta degli uccelli dell’Africa orientale ; lui, come lei non più giovane, è un signore onesto e cortese, un gentiluomo d’altri tempi come forse se ne è perso lo stampo, una rarità in questi nostri giorni in cui “troppo spesso si onorano i furbi e si deridono i giusti” (Michele Serra, La Repubblica) ; l’altro, un loro coetaneo, è invece un tipo un tantino spregiudicato e senza troppi scrupoli nell’architettare astuzie per ingraziarsi la signora e “soffiarla” al suo innamorato.
La vicenda si impernia su di una scommessa, della quale però la dama è all’oscuro: vincerà il diritto di entrare nelle sue grazie chi entro una settimana scoprirà il maggior numero di esemplari rari nell’avifauna locale. La scommessa, con tutto un suo spassoso cerimoniale di regole dal sapore ottocentesco, è resa possibile dall’ambiente compassato dell’esclusivo club cittadino nel quale i protagonisti maschili, e i gentiluomini del luogo, conducono amenamente molto del loro tempo discettando con grande serietà su argomenti del tutto campati in aria. E il divertimento, per il lettore, nasce proprio dal contrasto – sottilmente evidenziato dall’autore – tra la totale vacuità delle questioni dibattute e l’assoluta, contegnosa serietà con cui vengono affrontate, in un linguaggio forbito e con ampio periodare: alcune sono semplicemente esilaranti. In un clima siffatto, lui conduce sommessamente e vince la sua battaglia d’amore, e noi siamo tutti contenti di questo “lieto fine” che vede i buoni premiati, cosa che quasi mai succede nella realtà, dove la vita è bella per pochi mentre i più si immergono volentieri in favole che appaghino un bisogno diffuso di giocondità ma anche di giustizia.
Mentre con “Zia Mame” si ride, con questo libro si sorride, ma intanto si apprezzano volentieri la perizia psicologica con cui sono tratteggiati i personaggi, il tono finemente umoristico di una narrazione pur sostanziata di intima serietà, la tecnica dell’interruzione frequente delle vicende al fine di creare suspence, nonché l’accurata preparazione di atmosfere solenni intorno ad eventi…tutto sommato insignificanti! Ma soprattutto penso che non ci si debba lasciar sfuggire, in questo libro, lo sguardo indulgente e persino tollerante dell’autore che, sotto il velo dell’umorismo e talvolta della canzonatura, guarda sorridente al vario affaccendarsi degli esseri umani senza giudicarli anzi quasi compatendo fraterno la vanità dei loro affanni."
AnnaMaria Lepore

2 commenti:

Anonimo ha detto...

ciao Shiva,
mi chiamo Anna e ho letto con grandissimo piacere la segnalazione che hai postato. mi riferisco in particolare a quanto viene detto su "Guida agli uccelli dell'Africa orientale": condivido in pieno tutto quello che dice AnnaMaria Lepore! io l'ho letto ridendo e commuovendomi al tempo stesso. trovo che quel libro sia davvero un gioiellino, e non faccio che consigliarlo a tutte le mie amiche!
è divertente ma fa anche riflettere in maniera molto sottile; intenerisce senza mai scadere nella melassa; è... "garbato", come certe commedie americane anni cinquanta.
mi è rimasto davvero nel cuore, specie grazie al protagonista: una di quelle "belle persone" che si vorrebbero incontrare anche nella vita.

spero che anche tu lo leggerai, o abbia già avuto modo di apprezzarlo.

ciao,
Anna

ps
anche Zia Mame è nella mia lista :)

Shiva ha detto...

Ciao Anna, mi fa molto piacere che tu abbia apprezzato la mia segnalazione e la presentazione che dei libri ha fatto Anna Maria Lepore cui sono legata da grande affetto.
Io ho letto con estremo godimento "Zia Mame" e ho nella mia lista "Guida agli uccelli dell'Africa orientale".
Le tue parole sono la conferma che quando si é letto un libro che ci é piaciuto vale la pena di condividerlo con gli amici!
Ti ringrazio per la visita molto gradita. Eleonora