venerdì 28 novembre 2008

Un fiore, una gioia per gli occhi.



Sono stanca di disastri, delitti, condanne, orrori quotidiani, provvedimenti per arginare una recessione annunciata, proclami poco credibili di addetti ai lavori e non...Sono esausta! E allora?
Mi rifugio sul mio balcone avvolto da un caldo sole, nonostante l'aria piuttosto gelida, a contemplare con occhi speranzosi le mie amate piante.
Il bilancio dovrebbe essere simile ad un bollettino di guerra: morti e feriti in quantità.
Mi rifiuto e mi concentro sull'ibisco che con un fiore rosso vermiglio si impone al mio sguardo e mi riempie di gioia.
E pensare che ad inizio estate avevo comprato la pianta con scarsa convinzione, convinta però dallo sguardo sincero di un venditore che mi aveva assicurato:- Vedrà che non si pentirà! Fiorirà sempre, fino all'inverno, finchè potrà catturare un raggio di sole!
Così è stato, ogni giorno un nuovo fiore che dura solo il tempo di un giorno.
Quanto basta per risollevarmi lo spirito!
Amo profondamente il mio ibisco, lo ammiro per la sua tenacia, lo ringrazio per essere entrato nella mia vita, al pari di amicizie inaspettate che mi trasmettono calore e vicinanza quando ho l'animo buio. La Bellezza può assumere tante forme...non voglio dimenticarlo!

L'ibisco

L’Ibisco appartiene alla famiglia delle Malvacee e proviene dalla Cina. Il nome di tale fiore ha origini greche ed è legato ad uno dei più famosi medici dell’antichità e profondo conoscitore delle capacità curative della piante, Dioscoride. Quest’ultimo, vissuto nel primo secolo dopo Cristo, utilizzò il nome di Ibiskos per definire la malva, una pianta spontanea che cresce nei territori affacciati sul Mediterraneo.

È particolarmente amato nelle isole della Polinesia e soprattutto a Tahiti, dove le ragazze portano tale fiore tra i capelli, mentre i ragazzi ne appoggiano spesso uno sopra l’orecchio. Tale abitudine, in realtà, ha un significato nascosto; se il giovane, infatti, è fidanzato lo porterà a destra, altrimenti mostrerà la sua disponibilità a conoscere altre persone.

L’ibisco è il più noto tra i fiori impollinati dagli uccelli e proprio per la leggerezza sericea dei fiori e per la loro breve durata, si dice che chi regala l’Ibisco vuole fare omaggio alla bellezza elegante ed effimera.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Carissima, ho letto con molto piacere questo tuo post e vedere un fiore così bello, immaginarlo sul tuo balcone, pensare a te che lo coccoli e lo osservi, mi ha fatto proprio bene.
Devo ringraziarti anche pe tutte le notizie che ci hai dato sull'ibisco e sulle sue origini, devo ammettere che le mie conoscenze in proposito sono piuttosto limitate, per non dire quasi nulle.
Che bella immagine! C'è per caso dietro qualche tua dote troppo nascosta? Sono molto curiosa!
Il mio abbraccio. Piera

Anonimo ha detto...

Ele cara, sono stanca anch'io e, come tu dici, ogni tanto è bene fermarsi per non perdere le energie necessarie che dovranno ancora servirci per fronteggiare il mare di marciume da cui siamo sommersi.
Un fiore, un albero, un'alba, una piccola sezione di natura per ritemprare lo spirito stanco. Spesso azzeriamo quella parte di noi che ci siamo costruite con fatica perchè il mondo chiama, perchè i problemi si sovrappongono e a volte chiudono anche i nostri sogni in un cerchio di oppressione difficile da spezzare. Ben venga, dunque, un colore, una musica, un silenzio dentro cui ritrovarsi. E, lo sappiamo bene, dopo torneremo al dolore, al nostro, a quello di tutta l'umanità sofferente.

Ma siamo noi fuori da questo tempo o è quest'epoca così difficile che ha imbastarditi l'umanità'
Ti abraccio forte cara amica.
jolanda

Anonimo ha detto...

...imbastardito l'umanità?

ciao
jc

Anonimo ha detto...

Carissima Piera,sono contenta che il mio ibisco abbia rallegrato un pò anche te.Come sai le piante sono una delle mie passioni, in effetti le coccolo e soffro se le vedo soffrire. Purtroppo ultimamente devo combattere con il vento sferzante, la pioggia(che me le affoga!)e la temperatura bassa della notte.
Ho verificato che qualcuna soccombe, ma altre resistono, le resistenti mi danno la carica e io escogito nuovi sistemi di difesa.
Riguardo alla foto sono ricorsa ad un "aiutino".
Un forte abbraccio. Ele

Anonimo ha detto...

Carissima Jolanda,come sempre riesci a cogliere l'essenziale di un messaggio...sei una giovane volpe!Io non credo di essere fuori dal tempo, nè che fuori sia tu, penso invece che siamo in ottima e folta compagnia! Viviamo tempi difficili, come negarlo? L'importante è non arrendersi,continuare ad aver fede nei valori che danno un senso all'esistenza umana, anche quando ci sembra di non farcela.
Il mio blog sta diventando un blog d'èlite, un specie di circolo privato..."le tre sorelle",che faccio, cambio nome?
Un abbraccioooo! Ele