martedì 2 dicembre 2008

E l'orrore diventa spettacolo

E l’orrore diventa spettacolo

Non so quanti spettatori ieri sera abbiano avuto il “fegato” di seguire la trasmissione Porta a Porta in onda su RAI 1 fino alla fine…io sono tra quelli che a un certo punto ne ha avuto abbastanza, abbastanza da andare a letto con l’animo in tumulto, in preda a domande e considerazioni che mi hanno comunque tenuto sveglia per buona parte della notte.
Oggi sapremo quale indice di ascolto avrà raggiunto la trasmissione in oggetto e anche quanta parte del pubblico televisivo ama guardare negli occhi chi si è macchiato, a detta dei magistrati che hanno già emesso una sentenza, di un orrendo delitto, quanti apprezzano pareri e commenti di esperti che dicono la loro, quanti sarebbero disposti a “perdonare” coloro che hanno tolto la vita a quattro persone come sembra aver fatto il padre, marito, nonno di tre delle vittime…
Io mi chiedo a che servano certe trasmissioni, dal delitto di Cogne in poi.
A cosa possono servire se non a stimolare nella gente una richiesta di giustizialismo che con la Giustizia ha poco da spartire?
Sento la gente esprimere opinioni agghiaccianti: Quei due meriterebbero la pena di morte! Io li metterei in carcere e butterei la chiave! Se avessero ucciso mia moglie, mio figlio, mio fratello, li ucciderei con le mie mani!
Il perdono? Quale perdono? Solo un pazzo può perdonare un assassino!

Provo a mettermi nei panni dei famigliari delle vittime e mi sento sommergere da un immane dolore, una sofferenza che non avrà mai fine e certo vorrei che i colpevoli fossero assicurati alla Giustizia e da questa giudicati secondo le Leggi del nostro paese, anche se a volte appaiono troppo severe e altre no.

In ogni caso mi porrei un po’ di domande: è giusto che la vita di vittime e carnefici debba essere “ridotta” ad uno spettacolo che pretende di informare mentre chiama chi guarda e ascolta a giudicare, a rivestire un ruolo che non gli appartiene?

Mi interrogo sul significato di Perdono e Vendetta, di Pena (esemplare!), di Rieducazione…
Mi viene in mente che in molti paesi vige ancora la Pena di morte, e che negli stessi paesi i crimini non sono diminuiti più di tanto.
Forse bisognerebbe battersi per una giustizia vera, rispettosa dei diritti dell’essere umano ovunque questo si trovi.
Il diritto alla vita è il solo in grado di sancire la nostra appartenenza ad un’Umanità che tutti accomuna, la sua difesa il solo deterrente ad una deriva che può condurci di filato alla barbarie.

3 commenti:

pierperrone ha detto...

Ma è necessario vederle quelle trasmissioni? Non sono piuttosto offensive della nostra dignità di persone normalmente sviluppate?

Ci ho rinunciato, a favore di qualsiasi altra attività serale, leggere, scrivere, bloggare, dormire, chiacchierare, ecc.

Anonimo ha detto...

Ti ringrazio,Pietro, per la visita. Non è necessario vedere certe trasmissioni e si è sempre liberi di fare altro, per fortuna! E' grave però che a mandarle in onda sia la RAI, o no? Un caro saluto. Ele

Anonimo ha detto...

Da molti anni non mi appassionano le cronache (nere o rosa che siano), quindi non ho visto il programma. Un programma sempre uguale a se stesso e sempre prono al governante di turno soprattutto se si chiama Silvio. Non amo quel tipo di giornalismo che specula e vive come tutti i parassiti nutrendosi della vita degli altri. Via via gente così dalla mia vita, ho cose più interessanti da fare.
gloria