mercoledì 31 dicembre 2008

Pietà per i tuoi figli, Signore!

Un anno lungo, difficile, doloroso sta per finire, ma con quale estenuante lentezza!
E c'è chi soffre, chi combatte, muore...Per mano dell'Ingiustizia che ha preso il posto dell'Amore, per mano della Disperazione che ha cancellato ogni Speranza!
Dobbiamo essere UNITI ai nostri fratelli di ogni Fede e Colore, dobbiamo esercitare la Carità. Un grande sacerdote un giorno mi ha spiegato, con poche parole, il significato della Carità:- La carità tutto sopporta, tutto scusa, tutto spera!
Il sacerdote di cui parlo è appena scomparso...io ho nel cuore il suo sorriso, Lui, immagine e testimone di Carità aggiunse poi:- Non lo dico io, l'ha detto S.Paolo!

Da Repubblica.it una notizia che mi ha profondamente rattristato, una tragedia che ci pone troppe domande, che precipita nella disperazione e nel dolore una famiglia alla quale mi sento vicina con tutto il mio essere.

Attendiamo l'Anno Nuovo con un solo augurio, quello di riscoprire il significato di parole come Amore e Fratellanza, le sole che possono dare un senso alla nostra vita!

Diciannove anni, si è gettata dal quarto piano. La madre distrutta: "Stava migliorando"
Era malata da cinque anni. Prima di lanciarsi ha bruciato il suo diario
Roma, studentessa anoressica si uccide
"Troppi pranzi, le feste la angosciavano"
di FEDERICA ANGELI

ROMA - Si è lanciata dalla finestra della sua camera da letto, senza lasciare un biglietto e dopo aver dato fuoco al suo diario segreto. Aveva 19 anni la studentessa romana che ieri pomeriggio ha deciso di togliersi la vita. Da cinque, soffriva di anoressia, una malattia che l'aveva ormai logorata, ma dalla quale, negli ultimi tempi, a quanto dichiarato dai familiari, sembrava potesse uscirne.

La tragedia è avvenuta in un palazzo in via Mosca, quartiere Colombo, periferia sud della capitale, intorno alle 16 di ieri. A notare il volo dal quarto piano dello stabile sono stati alcuni residenti del palazzo e abitanti del quartiere che hanno immediatamente dato l'allarme alla sala operativa della questura. Quando gli agenti del commissariato Tor Carbone sono arrivati sul posto per la giovane non c'era ormai più niente da fare. L'impatto sull'asfalto, da un'altezza di una ventina di metri, è stato fatale. Morta sul colpo.

Era sola la ragazza quando ha deciso di farla finita. Sola con la sua malattia che, sotto le feste, si aggravava. I genitori erano al lavoro e il fratello, un militare, era fuori città. Subito dopo la tragedia la madre, un'impiegata del Comune di Roma, rintracciata dai poliziotti, si è precipitata a casa. Il corpo della figlia era ancora sull'asfalto, in attesa dell'arrivo del medico legale. Dopo essersi ripresa da uno svenimento causato dal terribile shock, la donna è stata accompagnata al commissariato di zona: gli inquirenti, diretti dal vicequestore Roberto Vitanza, hanno cercato nelle parole della madre, spiegazioni per quel gesto.

"Mia figlia era in cura da uno psichiatra da quando aveva 14 anni per via dell'anoressia. Le feste per lei, ogni anno, erano uno scoglio insormontabile, difficile da superare: i pasti luculliani, insieme alla famiglia riunita, le mettevano angoscia - ha raccontato in lacrime la donna ai poliziotti - Ma ultimamente sembrava migliorata, pareva ne stesse uscendo. Stamattina, prima di andare a lavorare, l'ho vista di buon umore, serena, e invece... ".

Invece ieri la tragedia, inaspettata. Senza neanche una riga di commiato né di spiegazione, la ragazza ha aperto la finestra e ha deciso di farla finita. Anche se le cause del folle gesto sono quasi certamente imputabili all'anoressia, sono comunque partite le indagini. Gli investigatori hanno sequestrato il computer della studentessa per cercare eventuali segnali o richieste di aiuto o propositi suicidi.

(31 dicembre 2008)

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