mercoledì 3 dicembre 2008

Il grembiule verde


Ritrovato per caso, un rettangolo di stoffa usato e lavato migliaia di volte, con le sue fettucce un po’ logore, ma ancora salde, e la pettorina pendente, ormai senza sostegno: il grembiule verde della mamma.
Un sopravvissuto a traslochi e innumerevoli cernite, finito sul fondo di una cassapanca in attesa da tanto, di una mano che lo riporti alla luce. E poi un giorno avviene, e ti rendi conto che niente è casuale, ogni fatto
ha una ragione ed un tempo.
Ecco la mamma, con il suo grembiule verde dinanzi al lavello, e poi ai fornelli, con la divisa della cucina, con il simbolo della sua vita.
Ma può mai essere? Eppure a ben pensarci...un simbolo del suo "servizio", svolto con gioia e con orgoglio, pesante, certo, ma reso lieve dall'amore per i suoi quattro figli e per il marito, un po’ figlio anche lui.
Non poteva essere diversa la sua vita, da figlia a mamma, secondo il modello dei tempi, con una dedizione dimostrata in cento modi, ad un tratto visibile e presente lì, nel suo grembiule.
Avrebbe mai pensato la mamma che un giorno lui avrebbe "parlato" con parole sue, dolci come il miele del ricordo, amare come il fiele del rimpianto?
Un grembiule consunto.
Niente se paragonato ai tanti piccoli oggetti conservati con religiosa cura: un pettine, un rossetto, un profumo, il foulard preferito, l'ultima borsetta con i guanti e gli occhiali...tutti segni di una vita , ma nessuno capace di rivelare di quella vita la vera essenza.
Vivere per gli altri, per rendere più facile il loro cammino.
E davvero il nostro cammino è stato facile, e bello, e gioioso.
I miei occhi si perdono nel verde della stoffa, i segni dell'usura mai notati mi trattengono nel giardino dell'infanzia accanto a Lei...la vedo, la sento, come sento le sue parole, quelle che sono in me al punto da non essere più distinte: le sue, o le mie?
Come vorrei che la sua vita fosse stata diversa! Che avesse pensato di più a se stessa! Eppure mi sembrava felice...le sue tristezze, le preoccupazioni erano sempre solo per noi.
C'è chi lascia ai figli un patrimonio...chi un amaro ricordo..
Lei una vita che continua a vivere in ognuno di noi, a me, in più, il suo grembiule verde!

La mia mamma ci ha lasciato a 69 anni, dopo un lungo calvario.
Io voglio pensare che avesse terminato il suo cammino...esaurito il suo servizio.
Quello che voglio credere con tutta me stessa, è che nessuno può lasciarci davvero, se non lo vogliamo.
Credo fermamente che oltre la vita che conosciamo ce ne sono altre...una è quella che continua in quelli che amiamo e che ci hanno amati, ecco perché possiamo vivere per sempre!

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Ele cara, ma...dico...questo ricordo proprio in clima pre-natalizio, quando le persone che ci hanno amato e che abbiamo amato ci mancano più che mai?
Ma non si può fuggire ai ricordi, anche se fanno male, anche se ci fanno pensare alla nostra incompiutezza senza radici.
Eppure, quel grembiule verde è in grado di parlare il linguaggio del passato, un passato dolce tutto sommato, un passato che rievoca odori e sapori di una grande cucina, con la famiglia unita e chissà quante speranze nel cuore. Un grembiule per dire che si, soffriamo l'assenza, ma siamo stati ben fortunati ad aver vissuto sentimenti ed emozioni che oggi sembrano molto, molto discontinui perchè il tempo scorre e non sempre le persone si fermano a riflettere su ciò che hanno o che hanno avuto.
Grazie Ele per questa tenerissima pagina.
ti abbraccio forte
jolanda

Anonimo ha detto...

Carissima Jole,ieri è stato l'anniversario della scomparsa della mia mamma e ho scritto di getto qualcosa per Lei, perchè avvertisse che l'amore che ci ha sempre legato è sempre vivo, che Lei è con me ogni giorno della mia vita.
Ti ringrazio per le tue dolci parole. E' bello sentirsi compresi!
Un fortissimo abbraccio. Ele.

Anonimo ha detto...

Mi è piaciuto molto, Eleonora, questo post. Il fatto è che, ogni volta che ne leggo uno tuo, pronuncio esattamente le stesse parole. Insomma, per non farla troppo lunga, ti dico che tutti i tuoi post mi piacciono molto.
Il tuo racconto, i tuoi ricordi sono una pagina straordinaria della tua vita, è un delicato ritratto di tua madre, la riscrittura del suo modo di essere, del suo rapportarsi con voi, del suo modo di amare. Nello stesso tempo
ci sei tu, il tuo affetto e la tua riconoscenza verso un genitore che ricordi sempre e riscopri tramite un semplice indumento, un grembiule, capace di riportare alla memoria colori, odori della cucina, atteggiamenti e comportamenti di una madre sempre pronta a donarsi. Grazie. Un abbraccio. Piera

Anonimo ha detto...

Grazie a te, Piera per un commento che un pò mi mancava... Ora tocca a me farti i complimenti, ogni tua visita completa in qualche modo i miei post,li arricchisce con parole di profonda comprensione e sincera partecipazione.
Che bel dono è l'amicizia! Mi ritengo proprio fortunata. Un forte abbraccio. Ele.