domenica 15 marzo 2009

Senzatetto aggredita e violentata a Firenze



CRONACA. La Polfer arresta un immigrato con regolare permesso di soggiorno
colto sul fatto.
La donna ricoverata in ospedale per alcune fratture
Firenze, senzatetto aggredita
e violentata alla stazione

di Firenze
FIRENZE - Stava dormendo nel suo solito giaciglio improvvisato, dentro la stazione Santa Maria Novella di Firenze, quando è arrivato un uomo che prima l'ha picchiata selvaggiamente, poi l'ha sbattuta a terra e infine l'ha violentata. Vittima dello stupro, avvenuto la notte scorsa intorno alle 3, è una senzatetto di 55 anni. Gli agenti della polizia ferroviaria, avvertiti da un addetto alle pulizie, sono intervenuti mentre la violenza era ancora in corso e hanno arrestando l'aggressore, un immigrato dominicano di 35 anni.

"In tanti anni di servizio non avevo mai visto una scena del genere", ha detto uno dei quattro poliziotti accorsi per fermare lo stupro. Gli agenti hanno descritto l'aggressore come una furia: nonostante i loro richiami, fatti mentre si stavano avvicinando, l'immigrato continuava ad abusare della donna. L'arrestato, 35 anni, è regolare in Italia, incensurato e vive in provincia di Firenze, dove lavora per un'azienda di facchinaggio.

Stanotte, agli agenti non è apparso né ubriaco, né sotto l'effetto di droghe. Per aggredire la donna, ha scavalcato un cancello della stazione, che di notte è chiusa. Quando ha raggiunto la sua vittima, lei ha cercato di divincolarsi ed ha gridato. Le telecamere di sicurezza hanno ripreso il dominicano mentre, a cavalcioni sulla donna, prima di violentarla la colpiva con almeno 30 pugni, dopo averla gettata a terra.

Gli agenti l'hanno trovata seminuda, con il volto tumefatto: l'aggressore le ha spaccato il setto nasale e tre denti. In ospedale le hanno riscontrato un trauma cranio facciale e lesioni multiple. Per guarire le serviranno due mesi.

La vicenda ricorda quanto accaduto nel giugno del 2006, quando un marocchino di 40 anni venne arrestato per aver violentato e picchiato una barbona di 57 anni in zona stazione: l'uomo era da poco uscito dal carcere.

Gli agenti descrivono la vittima come una donna mite, una "vecchia conoscenza" di chi frequenta lo scalo ferroviario, schiva e riservata, che non ha mai dato problemi. Anche per questo a volte le viene permesso di dormire in stazione. Il dominicano, che era ben vestito e che avrebbe un aspetto inoffensivo, invece, non ha risposto alle domande degli agenti.
(14 marzo 2009)
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da Repubblica.it

Lungi da me l'idea di fomentare l'odio per lo straniero o l'invocazione delle ronde che si sostituiscono alle forze dell'ordine: solo uno spunto per un'amarissima riflessione. Possibile che gli ultimi (che di più non si può!)debbano accumulare disgrazie e orrori senza fine, nel silenzio più totale?
Mi sento ferita, umiliata, disprezzata come donna e come cittadina.
Cosa sta succedendo? Cosa ci sta succedendo?Forse stiamo "Ballando sotto le stelle" e abbiamo altro per la testa!

8 commenti:

Anonimo ha detto...

Carissima Ele, tu chiedi cosa ci sta succedendo ed io temo che non esista una sola risposta. Ma l'umanità è regredita a livelli tremendi,solo questo ora ti dico.

ti abbraccio forte
jolanda

Anonimo ha detto...

E' terribile,Eleonora,il fatto che tu hai riportato. E purtroppo è solo l'ultimo, uno dei tanti tra quelli successi ultimamente. Ciò che sconvolge ancora di più è la furia dell'uomo, il suo inveire su una povera vittima, nonostante i ripetuti richiami da parte delle forze dell'ordine.Penso al dolore, all'umiliazione, alla paura di una donna, tra l'altro non più giovanissima, che già doveva e deve fare i conti con una quotidianità difficilissima.
Tu stessa ti sei posta la domanda, davvero non so come e dove andrà a finire la nostra "umanità".
Un abbraccio a te e a Jolanda. Piera

Shiva ha detto...

Carissima Piera,a volte mi sembra di navigare a vista...poi penso che ci sono tante persone buone e sensibili che non hanno perso la capacità di battersi per chi non ha più la forza di rivendicare i propri diritti. Dobbiamo unirci, non demordere...se qualcuno spera di addormentare le nostre coscienze si renderà conto che siamo "ossi duri"! Un abbraccio a te e alla nostra invincibile Jolanda. Ele.

Nuove Prospettive ha detto...

E' dilagante la perdita dell'autorispetto, pochi sono responsabili verso se stessi, e di conseguenza per gli altri...permettiamo ogni sorta di soprusi se non abbiamo rispetto di noi stessi...e la donna prima di arrivare ad essere una closchar, cosa ha permesso da quando è stata in grado di essere responsabile?????!!!
La terapia per questa civiltà che stà impazzendo non è la commiserazione, ma il rispetto DI SE STESSI!!!!!!!! questo dovrebbero insegnare nelle scuole!!! ancor prima che rispettare gli altri!!!...sarebbe tutto moltoooo diverso
La mia personale opinione sul tuo post?
Non approvo il fatto che tu abbia specificato la descrizione così particolare dell'atto, in questo modo hai dato una grande energia più al "delitto e alla violenza" che alla coscienza comune, non serve secondo me stimolare l'immaginazione sulla violenza...la nostra immaginazione è fin troppo turbata.
Occorre SEMINARE semi di RISPETTO non di COMMISERAZIONE

Mercì

Shiva ha detto...

Grazie ad Alessandra per la visita che mi fornisce l'occasione di chiarire il senso del post,nonchè di riflettere sull'uso del linguaggio e della comunicazione in generale (argomento ampio che meriterebbe un post a parte...).Il senso del post:divulgare una notizia, triste, alla quale era stato dato dai media scarso risalto e riportare l'attenzione sui clochard, nostri fratelli e cittadini meritevoli di rispetto, anche per le loro scelte.
Di mio ho aggiunto solo una compartecipazione affettiva, che è altro dalla "commiserazione o pietà" genericamente intese.
Sono d'accordo sulla necessità di educare ed autoeducarsi al "rispetto di sè" senza il quale non c'è rispetto per l'altro.
Il mio blog è luogo di confronto e di ricerca, sarai sempre la benvenuta! Eleonora.

Nuove Prospettive ha detto...

Non hai compreso il mio commento.
Pubblicare una notizia così è a tua discrezione e scelta, anche se io non do mai "spazio" alla violenza neanche per partecipazione al dolore, (sai che c'è chi si identifica a tal punto nella vita degli altri che si ammala per qualcosa che non gli apppartiene?)ma dall'altra parte ad OGNI persona con cui mi relaziono, porto un seme di rispetto e condivisione. Se sento la persona lamentearsi di ciò che gli è stato fatto la invito a riflettere su che cosa HA PERMESSO e poi la maggior parte delle volte tra un ma e un però, conviene che è una relatà "si effettivamente sono io che permetto questo o quello"
Tu parli di rispettare le loro scelte, ma dopotutto, facendo un'analisi nuda e cruda, se vado a dormire per strada, certo mi prendo la RESPONSABILITA' della mia scelta e a cosa vado incontro...da qui la mia "compassione", non pietà, mi spinge a svegliare chi si piange addosso affinchè non vada mai a dormire per strada...nel mio piccolo ovviamente...se funziona anche per uno su un milione vale la pena.
Diciamo che preferisco in generale prevenire piuttosto che curare
Il punto della mia critica al tuo post è la "descrizione" abbastanza particolareggiata dell'atto violento in se, come il punto in cui non si riesce a fermare l'uomo o i danni subiti dalla donna.
Sono convinta che se nessuno PUBBLICIZZASSE più la violenza diminuirebbe la percentuale dei pazzi ESIBIZIONISTI.
Magari avresti potuto parlare della violenza in modo più sintetico se serviva per portare l'attenzione sul caso.
Ripeto questa è la mia personale opinione e ti ringrazio per la libertà di condivisione.
Grazie Eleonora

Anonimo ha detto...

SPERO SOLO CHE TUTTE LE DNE VIOLENTATE SIANO ALMENO DI CHIESA O DI SINISTRA! si perchè la chiesa e la sinistra italiana sono i soli movimenti che permettono agli stranieri di invadere il nostro paese! è quindi giusto che siano loro a pagarne le conseguenze!!

Anonimo ha detto...

SPERO SOLO CHE TUTTE LE DNE VIOLENTATE SIANO ALMENO DI CHIESA O DI SINISTRA! si perchè la chiesa e la sinistra italiana sono i soli movimenti che permettono agli stranieri di invadere il nostro paese! è quindi giusto che siano loro a pagarne le conseguenze!!