domenica 26 aprile 2009

Per non dimenticare

25 Aprile 1945

Lo avrai
camerata Kesselring
il monumento che pretendi da noi italiani
ma con che pietra si costruirà
a deciderlo tocca a noi.

Non coi sassi affumicati
dei borghi inermi straziati dal tuo sterminio
non colla terra dei cimiteri
dove i nostri compagni giovinetti
riposano in serenità
non colla neve inviolata delle montagne
che per due inverni ti sfidarono
non colla primavera di queste valli
che ti videro fuggire.

Ma soltanto col silenzio del torturati
Più duro d'ogni macigno
soltanto con la roccia di questo patto
giurato fra uomini liberi
che volontari si adunarono
per dignità e non per odio
decisi a riscattare
la vergogna e il terrore del mondo.

Su queste strade se vorrai tornare
ai nostri posti ci ritroverai
morti e vivi collo stesso impegno
popolo serrato intorno al monumento
che si chiama
ora e sempre
RESISTENZA.

Pietro Calamandrei

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Ele cara, grazie per le parole di Calamandrei.
Saranno sempre attuali.
No, carissima, noi non dimentichiamo e lotteremo e resisteremo affinchè anche i nostri figli e nipoti e pronipoti non dimentichino, MAI.

Il 25 Aprile Liberazione è e Liberazione dovrà rimanere indipendentemente da ciò che vorrebbe quell'individuo viscido e malefico con tutta la sua scuderia.

ti abbraccio fortissimo
jolanda

Shiva ha detto...

Carissima Jole, mi sono accorta di aver postato la poesia di Calamandrei che era riportata nel blog di Francesco Marotta...è una coincidenza che mi riempie di orgoglio!
Grazie a te del commento che ribadisce ciò che anche io condivido.
Un forte abbraccio.Ele
p.s.visitate la dimora del tempo sospeso!