venerdì 17 aprile 2009

Una sofferta primavera...


Voglio condividere con i miei amici del blog una bella fotografia che evoca la primavera.I fiori con i colori e i profumi dovrebbero rallegrare i nostri cuori, ma quest'anno i nostri animi sono tristi...troppi sono i nostri fratelli che soffrono la perdita dei loro cari, delle loro case, della loro identità. Tutti sono in attesa di risposte, e di Giustizia!
Dedico ai fratelli abruzzesi una poesia che mi ha fatto riflettere, con l'assicurazione che sono sempre nei nostro pensieri, e continueranno ad esserlo anche quando i riflettori saranno spenti...

"GUAI A COLORO CHE IL SIGNORE TROVERA' AD OCCHI ASCIUTTI"
Guai a coloro che il Signore troverà ad occhi asciutti
perchè non seppero essere solidali con i poveri e i sofferenti di questo mondo.
Per ricevere questa tenera consolazione di Dio
è necessario fare nostre le miserie degli oppressi,
le nostre viscere devono commuoversi alla vista di un ferito ai lati della strada,
saper vibrare con il dolore altrui, essere più attenti alle persone,
con le loro conflittualità e il loro disordine,
che non all'ordine delle cose.
Solo sapendo tacere
e sapendo compromettersi con la sofferenza dei poveri
si potrà parlare della loro speranza.
Solo prendendo sul serio il dolore dell'umanità,
la sofferenza dell'innocente e vivendo alla luce della Pasqua il mistero della Croce, sarà possibile evitare che la nostra teologia sia un discorso fatuo.
Solo allora non meriteremo da parte dei poveri di oggi
il rimprovero che Giobbe gettava in faccia ai suoi amici:
”Siete tutti consolatori stucchevoli”
Gustavo Gutierrez

La foto è di Gloria Preite, una carissima amica.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Ele cara, non c'è commento che tenga difronte a un post come questo. Solo grazie, per quei nasturzi sul balcone, per le parole, per i versi, per questa primavera che spero sia davvero speranza per tutti i sopravvissuti, speranza di avere al più presto una casa costruita con tutti i crismi, speranza che il dolore possa pian piano affievolirsi. Credo che non potranno mai dimenticare, che nessuno potrà restituire loro gli affetti e i ricordi frantumati sotto le macerie. Oggi è stato celebrato un matrimonio,proprio lì, sui luoghi che sono stati prigione e tomba. Mi auguro che da questa unione possa davvero scaturire una grande voglia di rinascita.

ti abbraccio forte
jolanda

P.S.

Per te e Piera : attenzione al postino!...

Shiva ha detto...

Carissima Jole, il tuo commento, come sempre, è per me più bello e prezioso del mio post!
Il postino è arrivato con un bellissimo dono, inatteso e infinitamente gradito...sono commossa, e stupita dal potere smisurato dei nostri sentimenti che sanno annullare tempi e distanze!Ti abbraccio con un sorriso di Sante, tenero come un fiore che fatica ad aprirsi al sole. ele

Anonimo ha detto...

Bella e profonda, ogni verso da meditare.
Non conoscevo nè la poesia nè il poeta, andrò ad approfondire senz'altro.
Mi ha colpito il riferimento a Giobbe: incredibilmente vero.
E mi sono piaciuti tanto, in particolare, i versi in cui si fa riferimento al "disordine", e a quanto poco andiamo in profondità per cercare, dietro ad esso, "l'ordine".
Condivido il tuo dispiacere per l'Abruzzo, persino il tempo sembra accanirsi.
Un grande abbraccio. Piera