giovedì 2 luglio 2009

da "Mia signora della parola" di Jolanda Catalano


Ascolta,
non so se un alito di voce
possa condurre il canto
oltre i confini astratti del non detto
o nell’abisso-fuoco che riaffiora.
Di questa identità
che spesso non mi è chiara
afferro al volo, a volte, qualche verso
e poi lo spargo nel Tempo che dimora
dove si strugge e vive
amore e pianto.



Voi non potete capire
le mie mani d’unguento
sulla carta
sciogliere enigmi
e spargere parole
con ali mozzate
di vento sulla nuca.
No, non potete sapere
il foglio che si copre
di crepe e mancamenti
e gocce di sangue
rifluire
dopo il ristagno amaro
del non detto.
E se Poesia fu,
è o sarà un verso
che sia ampio di spazio
e di respiro al petto.



Mi hai detto di seguirti
e t’ho seguita.
Fin nel deserto
ho scavato a fondo.
Che vuoi di più ancora
se sanguinano le dita
e graffi crudeli
bloccano il costato?
Poesia che a tratti ti nascondi
e poi mi indichi la via,
che cosa da scoprire
che già non sia,
mia feroce, mia pena,
mia estasi infinita.

Tre poesie inedite della grande Jolanda dedicate alla Poesia!
Difficili per me da commentare, tratte da una raccolta che mozza il fiato nel rivelarci un animo straordinario che sa tradursi, magicamente, in parole difficili da dimenticare... Grazie Jolanda! Grazie anche a Francesco Marotta.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

E grazie a te, carissima Ele, per avere riportato su questa pagina tre testi che parlano di un diaologo tra me e la poesia.
Scrivere versi spesso è molto doloroso, altrettanto difficile è che "siano poesia".
Ora, io non so fino a che punto i miei versi possano dirsi poesia, certo è che se chi legge li definisce e li avverte tali, io non posso fare altro che ringraziare e tacere.

Grazie anche per essere venuta a trovarmi su La dimora del tempo sospeso, un luogo che mi ha sempre accolta e al quale rimango legata.

La tua sensibilità assieme a quella di Piera mi commuovono oltre ogni dire.

Un forte abbraccio carissima amica
jolanda

Shiva ha detto...

Carissima Jole,a mio modesto avviso un poeta si riconosce all'istante: è capace di smuovere le corde più profonde dell'animo, ti parla con parole "alate" che trasmettono emozioni e sentimenti che cessano di appartenergli quando chi legge li riconosce e li fa suoi...
In ogni tuo verso c'è la tua essenza, la tua fatica di vivere, la tua memoria, e sempre la tua
grande generosità.
Siamo noi che dobbiamo ringraziarti!
Un fortissimo abbraccio.Ele

Anonimo ha detto...

Carissime, mi ripeto ma pazienza,o meglio, dovrei ripetere ciò che avete già detto, perciò...starò quasi zitta.
Dico solo che siete due persone sensibilissime e profonde che guardano agli avvenimenti personali
e no con equilibrio, e spesso, per necessità, con grande amarezza.
Le poesie, come sempre, molto belle.
Ho provato a stare quasi zitta ma...
Un abbraccio ad entrambe. Piera

Shiva ha detto...

Carissima Piera, proprio con noi vuoi provare a tacere? Sai bene che i tuoi interventi sono attesi e graditi, inoltre quando fai "le prove del silenzio" ci metti in ansia...
Un abbraccio da me e Jole. Ele.