sabato 11 luglio 2009

Ossessioni di e.b.


Ossessioni

Un fischio sottile, persistente, nella notte, o è quasi l'alba?
Si mettono in fila, con passo spedito spuntano da ogni dove, vanno a ingrossare il mucchio che cammina, sembrano minatori diretti alla miniera oppure gli operai di una fabbrica...lavoratori della notte provvisti del loro zainetto di provviste.
Poi si separano, in silenzio, formano file più sottili e più lunghe che si disperdono in mille direzioni, e camminano, sanno dove andare!
L'alba è ancora lontana. E' notte dunque.

Infine ognuno è al suo posto, come in una catena di montaggio.
Si stendono accanto a chi dorme, con piccoli movimenti insistenti rendono palese la loro presenza, finchè non diventa evidente...è il loro lavoro, dopotutto.
Mica hanno tempo da perdere!

Il marito geloso riemerge dal suo sonno agitato. Guarda la moglie che dorme con un sorriso sulle labbra e si sente derubato...se le potesse cancellare quel sorriso che lo colpisce come un pugno! Se almeno piangesse nel sonno...sarebbe meglio!
Tutto sarebbe meglio della certezza che ha, che lo tormenta, che gli impedisce di respirare...che gli spalanca gli occhi nel mezzo della notte!

L'infermiera ha chiuso gli occhi per un attimo (quanto?), li apre e questi vanno a cercare il monitor: non lampeggia...grazie a Dio! Poi si rende conto che è presto, potrebbe ancora dormire (per quanto?) tanto vale alzarsi, non si sa mai...

Il marito infedele ha gli occhi spalancati, nel buio grida senza voce:
-Domani glielo dico! Domani glielo dico! E' finita.
Amo un'altra, questa è la verità! Sono un vigliacco...un verme!
Ma questa mi è entrata nel sangue...devo parlare.Come?...Quando?

Il vecchio avaro si dimena nel suo sonno bagnato.
- I miei soldi! Vogliono fregarmi...tutti d'accordo! Gli avvocati...buoni quelli! Sanguisughe, ecco cosa sono! Ma io, non sanno con chi hanno a che fare...

La casalinga si sveglia di botto, sorpresa.
-Che sogno! Bello, ma strano...correvo, correvo, e la gente mi guardava perchè io ero in alto...libera! Col cavolo!
Se non mi do da fare qui si ferma tutto! Possibile che non mi riesce di fare un sonno come si deve? Domani ne prendo due di pasticche!

L'attore si alza, è l'ultima volta, giura!
Deve ripassare quel pezzetto...deve essere sicuro...l'intonazione? L'espressione? Sono giuste. Ma l'ironia...come si rende l'ironia? Nel cuore della notte...poi!

Lei scrive, di soppiatto,ruba il tempo di ore impossibili.
-Presto, devo alzarmi! Devo scrivere, prima che i pensieri prendano a correre...a disperdersi, allargarsi, come l'olio versato per sbaglio...
Devo chiuderli in un recinto o forse formare una catena, sì la catena, li aggancio uno all'altro, poi mi basterà tirare, per averli tutti!
...e quello che pende? Rischia di cadere nel vuoto...Andato!
-Stupida! Stupida!
-Dovevo catturarlo per primo! Sempre così!
Ora quello si acquatta...torna quando gli pare...mi scava, mi tormenta...quello diventa un'OSSESSIONE!

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Brava Ele, così si fa!!!!

Quella catena di pensieri ha formato un racconto godibilissimo, non preoccuparti di quello rimasto fuori e che tu chiami "ossessione". Finchè avremo di queste ossessioni, vorrà dire che ci sarà ancora voglia di ricercare in noi e fuori di noi elementi importanti per una ulteriore pagina....

Il foglio bianco sa attendere e la penna, prima o poi, tornerà a coprirlo d'inchiostro.

ti abbraccio carissima
jolanda

Anonimo ha detto...

Carissima, il tuo realismo fantastico,o se preferisci, la tua fantasia realistica hanno fatto accendere una piccola luce nel mio cervello annebbiato: tu saresti una bravissima scrittrice di libri polizieschi, fantascientifici, horror e altro...
Non ti conoscevo sotto questo aspetto, devo stare all'erta?
Che racconto delizioso! Lo vado a leggere un'altra volta!
Abbraccio. Piera

Shiva ha detto...

Carissima Jole,con te e Piera ho sempre la sensazione di "giocare in casa",é molto rassicurante.Grazie per le parole incoraggianti. Di fogli bianchi ne ho davvero tanti, in quanto alla penna(leggasi p.c)dà evidenti segni di sofferenza...temo che mi pianti in asso da un momento all'altro.
Ti abbraccio, tra sonno e veglia.Ele.

Shiva ha detto...

Carissima Piera,non mi piace il genere horror né la fantascienza...il genere poliziesco mi intriga per la mia indole investigativa...hai notato come anche nella realtà di ogni giorno niente è semplice come sembra?
Grazie per le espressioni di gradimento.
Quando gioco sei sugli spalti con Jolanda, vero?
Abbracci. Ele